Relativo ai progetti: Rusalka e Along the Silk Road  

Corriere Romagna - Italia - quotidiano

10 Agosto 2016

I mondi virtuali di Sergio Metalli

Sempre più internazionali le scenografie del projection designer riminese Aquile subacquee e un astrolabio per navigare nel tempo.

Al  National Centre for the Performing Arts di Pechino, ha partecipato a una produzione che ha stabilito due primati: è  stata la prima opera ceca (Rusalka di Dvořák) andata in scena in Cina e  la prima con video proiezioni in  3D, create da Metalli, suo figlio Mattia  e  i grafici dello studio Ideogamma.

Lavorando sul contenuto per quasi tre mesi, il team ha creato il mondo  subacqueo abitato dalla ninfa acquatica Rusalka e  le  altre ondine:  un fondo marino con una prospettiva apparentemente infinita. Metalli ha poi popolato le  profondità  con anemoni ondeggianti, farfalle, pesci, squali e persino aquile, queste ultime hanno fatto sussultare gli spettatori, quando sembrava che stessero per volare fuori dallo schermo.

Il  secondo è  uno spettacolo originale intitolato “Sailing Through Time” ispirato  alla Via della Seta e commissionato al Caracalla  Dance Theatre dal Festival Internazionale di Baalbeck (Libano) per  celebrare il suo 60° anniversario. In scena davanti all’antico  tempio romano di Bacco, un cast di circa 180 artisti  30 danzatori mongoli,  19  artisti indiani (danzatori, musicisti  e cantanti), 5 performer iraniani e i danzatori della compagnia Libanese.

Anche qui le  proiezioni di Metalli hanno giocato un ruolo fondamentale  nel racconto che stravolge la storia,  al centro un navigatore Yemenita, Almirante (Ahmad b.  Majid al-Najdi), scelto come navigatore anche da Vasco Da  Gama. L’uomo ha introdotto uno strumento  arabo di navigazione ….la bussola, che Metalli sostituisce  con un affascinante astrolabio.

Il  percorso parte  da Baalbek,  arriva a Byblos la capitale fenicia, per approdare ad Alessandria d’ Egitto,  poi giunge a Muscat e  Kolkota; arriva nel sud della Cina, poi a Xi’an, l’antica capitale, e  Beijing, alla corte dell’imperatore nella città proibita. Infine attraversa  il deserto di Taklamakan, per arrivare a Samarcanda, Esfahan e Shiraz.

Con mesi di appassionata ricerca, Metalli ha preso elementi delle civiltà incontrate lungo il viaggio, personalizzandoli ed assemblandoli in una serie di oggetti ed ambienti fantastici ma apparentemente reali (tappeti tribali, valli di templi, eccetera).

Grazie al successo a Baalbeck, lo  spettacolo proseguirà con un tour internazionale, in fase di definizione.